L’INTRALCIO

CHRISTIAN BARRA

Il cervo, nella cultura celtica, è il simbolo del passaggio dalla vita terrena alla vita ultraterrena. Questa nuova forma di virus, chiamata covid-19, rispetto alla cultura celtica ha in comune la morte (simboleggiata dal cervo) dato che noi oggigiorno temiamo il covid-19 perché può esserne la causa. Nel mio quadro, codesto animale, vuole anche rappresentare il virus simbolicamente, che è situato al centro della rappresentazione; ciò per far capire ancora di più il significato della presenza di questo animale, che fa da intermediario tra la vita terrena, rappresentata dalle radici fisse nel terreno e l’aldilà simboleggiato dal sole. Il cervo non è posto solo al centro, ma anche nel cuore dell’albero; a sua volta simbolo della vita, che con i suoi rami afferra le due figure dalle sembianze umane, tenendole distaccate l’un l’altra proprio come ci viene raccomandato per non contrarre il virus. In questo caso come il cervo intralcia i due personaggi, così il virus ostacola la nostra quotidianità, creando un nuovo tipo di normalità. Questi individui dall’aspetto umanoide non presentano, nonostante nudi, i genitali, perché ho voluto rappresentare la mancanza tra due persone; valorizzando il fatto che si può avere un forte legame di qualsiasi tipo, senza distinzioni di età e sesso. Tuttavia, questa mancanza è ancora più sofferta, perché è inevitabile date le circostanze odierne che non possono incontrarsi, dato che è la vita a deciderlo per loro.  

acrilico su tela (35×50)